Cammino Portoghese della Costa – Day 6 Da A Guardia a Pedra Rubia. Superati i 100 km di cammino, entriamo sempre più in Galizia. Il mare (e la nebbia) ci tengono compagnia. |
La sveglia …
Stamattina sveglia alle sette e, dopo esserci preparati, siamo scesi per la colazione, insieme ad altre due signore del trentino e, quando stavamo risalendo in camera, ad una neozelandese. Quindi, con la nebbia ancora pesante sul mare, ci siamo messi in cammino.
In cammino …
Siamo scesi sul litorale ed abbiamo cominciato a seguire un sentiero che costeggia il mare, ancora parzialmente nascosto dalla nebbia. Quindi, ad un certo punto, siamo risaliti per seguire una pista ad uso misto pellegrini-ciclisti che costeggia la nazionale. Questa alternanza ci ha accompagnati per un po’, con le macchine che apparivano e scomparivano nella nebbia. Tanti pellegrini incontrati. C’è qualcosa di poetico nel vedere tante persone in cammino verso la stessa meta.
Il tempo è l’ideale per camminare, con una temperatura di circa 17°. Ad un certo punto, lungo questa pista, una lumaca si avvicinava pericolosamente verso l’asfalto transitato dalle vetture, quindi l’abbiamo fotografata e rimessa lato campagna, al sicuro.
Arrivati a Portecelo ci siamo fermati da un ragazzo rasta che aveva un piccolo baretto e per l’astronomica cifra di 2 euro abbiamo preso due latte con caffè che lui ha integrato con due mottini.
Si vede che siamo in Galizia anche dal paesaggio che comincia ad essere popolato dai caratteristici Horreos, spesso in giardini ben curati.
Abbiamo quindi proseguito verso Oia passando da un ambulante che si fa chiamare Rincon del Peregrino dove abbiamo messo un sello.
In prossimità di Oia, in una chiesetta aperta Isabella ha acceso due piccole candele (una per me ed una per lei), quindi ci siamo fermati a pranzo passando, successivamente, davanti al Monastero.
Quindi è cominciata l’ultima parte della tappa, la meno bella, che ci ha visto raggiungere prima Mougas e successivamente Pedra Rubia dove avremmo dovuto pernottare. Le cose sono andate diversamente, ma questo, forse, lo troverete nel prossimo libro …
Il nostro arrivo …
Vabbè, vi anticipo che l’albergue che avrebbe dovuto ospitarci diciamo che non brillava per pulizia … quindi ho trovato una soluzione alternativa che ha fatto la felicità di Isabella che, stoicamente, continua a procedere con i sandali praticamente dalla prima tappa, avendo voluto evitare gli scarponi che le provocavano vesciche.
Note della giornata …
La bellezza dell’oceano accanto a te coperto dalla nebbia è uno spettacolo indimenticabile. Abbiamo incontrato un po’ di animali (recintati) e gestito quest’ultimo, piccolo, inconveniente. Domani si prosegue per raggiungere A Ramallosa. Abbiamo fatto, fino ad ora, 110 km. Ne mancano, secondo il Mojon altri 140.