Cammino Portoghese della Costa – Day 5 Da Vila Praia de Âncora ad A Guarda. Siamo in Spagna! Siamo in Galizia! Tappa veloce e piena di emozioni! |
La sveglia …
Finalmente stamattina, complice il fatto che volevamo prendere il traghetto a Caminha, ci siamo alzati presto (poco prima delle sei) e, dopo esserci preparati, siamo usciti alle sette e dieci. La nebbia ci ha accolto fra le sue braccia, tanto che pensavo ci sarebbero servite le lampade frontali quanto meno per farci notare. Per fortuna la visibilità era decente e ce le siamo tolte subito, imboccando la strada dove ci siamo fermati quasi subito per fare colazione con due brioche calde e due cappuccini.
In cammino …
Terminata la colazione ci siamo messi in marcia attraversando Vila Praia de Âncora, giungendo ad un piccolo monumento dedicato ai pescatori, posto in una piazzetta di fronte al mare.
Ci siamo quindi immessi sulla litoranea appositamente attrezzata per i pellegrini che lambiva il mare, ammantato dalla nebbia, strada che ci avrebbe accompagnato per buona parte del percorso.
Il mare era una vista suggestiva, coperto com’era dalla nebbia, ed in lontananza lungo la litoranea riuscivamo a malapena ad intuire la presenza di un gruppetto di pellegrini.
Quasi senza accorgercene stavamo tenendo un buon passo, quasi impensabile il primo giorno con i problemi che aveva avuto Isabella. Alla fine saremmo arrivati a Caminha in due ore e mezza (pause comprese) coprendo una distanza di quasi dieci chilometri e mezzo.
Prima di arrivare a Caminha, mentre costeggiavamo la strada ferrata, siamo passati accanto ad un albero di fichi. Sguardo d’intesa con Isabella e subito ci siamo messi alla ricerca di quelli maturi. Esaudito questo peccatuccio di gola, abbiamo proseguito per Caminha dove abbiamo avuto la sgradita sorpresa che gli orari del traghetto erano secondo l’orario spagnolo, quindi il traghetto delle dieci in effetti era partito alle nove ed il successivo sarebbe stato nel pomeriggio. Abbiamo chiesto quindi al bar di fronte la biglietteria informazioni circa le taxi-boat ed abbiamo acquistato il biglietto (5 euro a pellegrino). Spuntino di metà mattinata ed abbiamo seguito il “capitano” che ci ha condotto alla barca a motore ormeggiata proprio accanto al traghetto. Alla fine è stata la scelta migliore in quanto in neanche 4 minuti eravamo sulla sponda opposta! Ed il viaggio, come potete vedere dal video, è stato anche divertente!
Giunti in Spagna, e regolati gli orologi dato il cambio di fuso orario (!!!), siamo stati fuorviati dalle frecce che indicavano la litoranea invece di farci scollinare sulla sella del monte Tecla, quindi siamo tornati indietro ed abbiamo preso la strada che c’era proprio di fronte all’imbarcadero. Stranamente non abbiamo visto frecce lungo la strada fino ad A Guarda (poi sono ricomparse). Lungo la strada abbiamo incontrato il cancello di una villetta dove sopra era riportata, in ferro battuto, la scritta “La Peregrina” ed ovviamente ne ho approfittato per fare una foto ad Isabella.
Il nostro arrivo …
Poco dopo siamo arrivati ad A Guarda e ci siamo diretti verso l’hotel Bercelos, un piccolo hotel a conduzione familiare dove ci ha accolto una signora che ci ha offerto del succo di frutta. Mentre effettuava la registrazione ha pensato bene di chiedermi come mai parlassi così bene lo spagnolo. Io! Ho risposto che secondo me non lo parlavo bene (e ne resto convinto) ma lei ha ribadito il suo giudizio. Meglio così…
Dopo esserci lavati e riposati, siamo usciti per andare a visitare un paio di chiese (quella di Santa Maria de A Guarda veramente bella con alcune pale di altare che erano uno spettacolo), fare un po’ di spesa ed un giretto al porto. Il posto era delizioso.
Quindi siamo rientrati in hotel per prenotare per i prossimi tre giorni (i pellegrini in cammino sono tanti e gli albergue municipal sono subito pieni) ed infine siamo andati a cena al porto, dove echeggia periodicamente la sirena che annuncia l’approssimarsi della terra alle navi in transito, data la pesante nebbia che limita fortemente la visibilità. Quindi rientro in hotel. Domani tappa fino a Pedra Rubia, subito dopo Porto de Mougas.
Note della giornata …
Cominciamo a mettere chilometri nelle gambe e si sente, nel senso che le gambe, se il fondo lo permette, ci consentono di fare buone percorrenze, cosa impensabile il primo giorno con i problemi sorti per Isabella. Emozionante il passaggio del confine lungo il fiume.
Per poter rispettare i tempi di rientro, abbiamo, a malincuore, deciso di rinunciare alla Variante Espiritual. Magari la faremo la prossima volta insieme al cammino centrale. Per il momento, comunque, pensiamo a terminare questo cammino … a domani!