Abbarbicato sul cocuzzolo del Monte Verna, all’interno del Parco dei Nebrodi, in Sicilia, c’è un piccolo comune di poco più di 3.000 abitanti chiamato Capizzi, la Santiago di Sicilia. Tale denominazione deriva dal forte culto dell’apostolo San Giacomo del quale viene conservata una reliquia; un dito che la leggenda narra sia stato portato a Capizzi da un crociato. |
Il Santuario
La chiesa di San Giacomo fu edificata dai Normanni intorno all’anno 1227 ricevendo poi un ampliamento intorno all’anno 1287 per opera degli Aragonesi.
La sua trasformazione in santuario avviene intorno all’anno 1420 quando il cavaliere aragonese Sancio De Heredia consegna alcune sacre Reliquie tra le quali un pezzo della vera Santa Croce, la giuntura di un dito di S. Giacomo, il braccio di San Nicola di Bari e il braccio di San Paolo.
Nel corso del XVI secolo il disegno originale, che prevedeva una sola navata, viene modificato passando ad una pianta con tre navate, così come si può vedere oggi.
La chiesa di San Giacomo è stata proclamata “Santuario Diocesano” il 27 Settembre 1999, in occasione dell’anno Santo Jacobeo.
Nota: queste ed altre notizie storiche, sia su San Giacomo che su Capizzi, si possono trovare nel testo di Francesco Sarra Minichello “Un intimo amico del Signore: l’Apostolo San Giacomo il Maggiore” che può essere acquistato a questo link.
Il cammino di San Giacomo. Da Cerami a Capizzi
Capizzi può essere raggiunta in cammino lungo diversi percorsi.
Il più frequentato è sicuramente il cammino che da Cerami giunge a Capizzi lungo un percorso di 7.5 Km che attraversa la vallata che separa le due cittadine sui Nebrodi.
Ogni mese, il giorno 25, tanti pellegrini seguono il cammino e, nel pomeriggio, assistono alla Messa del Pellegrino alle ore 17 presso il Santuario.
Un altro cammino che passa per Capizzi è la Via Francigena per le montagne Palermo-Messina, lungo la quale, una volta giunti a Nicosia, va imboccata la variante che ci porterà alla cittadina Giacobea per poi ricongiungersi aTroina con il percorso principale.
Il cammino Cerami-Capizzi passa per strade secondarie e trazzere. Lo sviluppo del percorso ed il suo profilo altimetrico è visibile nella foto sotto.
Ai pellegrini che giungono al Santuario viene concessa, dietro presentazione della domanda relativa il cui modulo può essere scaricato qui, l’Aurea Jacopea che certifica il suo pellegrinaggio e che costituirà un bel ricordo dell’esperienza vissuta.
La processione
La processione avviene ogni anno il 26 luglio.
Intorno alle 17.00 i portatori, con il loro caratteristico foulard rosso, sollevano il fercolo all’interno del quale si trova la reliquia di San Giacomo.
A questo punto cominciano a portarlo, di corsa, avanti ed indietro lungo la navata della chiesa dedicata all’apostolo.
Allo scampanellio del prete, il fercolo viene portato al di fuori della chiesa cominciando una frenetica corsa lungo le stradine del paese.
Incredibilmente la bravura dei portatori consente di non registrare cadute dei portatori stessi che, a stretto contatto gli uni con gli altri, corrono con il loro pesante carico.
Trattenuto anche da lunghe corde rosse, chiamate lazzuna, il fercolo sfiora le case senza mai toccarle, fermandosi, di tanto in tanto, per raccogliere le offerte dei fedeli.
Momento culminante della processione è il Muro dei miracoli, dove il fercolo viene lanciato contro un muro adiacente la chiesa di Sant’Antonio fino ad abbatterlo.
Il video sotto, disponibile su Youtube e girato da Salvatore Machì, mostra in maniera eccelsa lo svolgersi della processione e l’atmosfera di festa che regna in paese.
Link utili
Per maggiori informazioni su Capizzi, la “Santiago di Sicilia”, e le sue tradizioni è possibile consultare i seguenti link:
- Comune di Capizzi (ME) http://www.comune.capizzi.me.it/
- Confraternita di San Giacomo http://www.confraternitasangiacomocapizzi.it/
- Pagina Facebook del Santuario Diocesano https://www.facebook.com/Santuario-Diocesano-di-S-Giacomo-Maggiore-Capizzi-106207787401058/