Cammino apripista “U viaggiu i San Japucu” – 7° tappa Da Cerami a Capizzi Tappa breve lungo il tradizionale percorso da Cerami a Capizzi percorso dai “Pellegrini jacobei di Cerami” il 24 luglio di ogni anno. |
La partenza
L’inizio della giornata è caratterizzato dalla colazione presso la trattoria “Da Carmelina” che ci ha nuovamente ospitati per la notte. Una ospitalità di qualità a prezzi pellegrini che dimostra quanto ci tengano a dare il loro contributo per far decollare questo cammino di cui oggi concludiamo il cammino apripista per il percorso ad anello (ricordiamo che i cammini sono diversi e che saranno aperti nei prossimi mesi man mano che procederemo con la verifica delle tracce).
Terminata la colazione ci ritroviamo davanti la chiesetta di San Biagio dove i miei compagni di cammino stanno già chiacchierando con la signora Gina che ci augura buon cammino. Foto di rito e ci incamminiamo lungo la strada statale per il breve tratto fino al bivio con la trazzera.
La giornata si preannuncia calda ma, almeno fino ad ora, sopportabile anche per la presenza di un po’ di vento che lo rende più accettabile.
In cammino …
Dopo aver lasciato la strada statale, cominciamo quasi subito lo sterrato e comprendiamo perché la signora Gina ci abbia detto “Ficitivilla muru muru” (fatela lateralmente n.d.r.), visto che spesso lo sterrato presenta del brecciolino misto a sassi, farla lateralmente consente di procedere più agevolmente.
Proseguiamo lungo lo sterrato che a tratti presenta qualche punto un po’ più accentuato in termini di pendenza e, di tanto in tanto, incontriamo qualche roccia con i segnali dipinti dai “Pellegrini Jacobei di Cerami”, devoti che ogni anno, il 24 luglio, percorrono questo tratto fino a Capizzi per devozione verso il “Figlio del tuono”.
Continuiamo nella nostra discesa verso il fondo della valle a passo spedito quando, quasi giunti in prossimità del ponte, veniamo praticamente sommersi da uno sciame di moscerini che, complici i colori sgargianti del nostro equipaggiamento, pensano bene di attaccarsi a tutto ciò che abbiamo.
Per fortuna Rosi ha portato uno spray contro i moscerini e, giunti al ponte, cospargiamo noi stessi e gli zaini allontanando questi fastidiosi insettini.
Dal ponte, chiuso al transito veicolare, scorgiamo sia Cerami che Capizzi, essendo posto proprio a metà strada, così come il sentiero che porta verso il santuario della Lavina (percorso generalmente da Capizzi verso Cerami).
Dal ponte comincia il tratto asfaltato della vecchia strada provinciale che ci porterà in paese, che percorriamo senza alcuna difficoltà se non il caldo che adesso è diventato decisamente più intenso, e la cui intensità viene acuita dall’asfalto sul quale stiamo camminando.
Il nostro arrivo …
L’arrivo a Capizzi comincia subito bene perché mi chiama Vanessa Todaro per invitarci a passare da casa sua, proprio lungo il cammino, per offrirci qualcosa da bere. Un bel succo di melograno mette subito le cose a posto facendoci dimenticare il caldo e la fatica!
Passiamo quindi davanti la statua di San Giacomo dove facciamo una foto ricordo, prima di dirigerci verso il Santuario inerpicandoci fra scalinate e viuzze caratteristiche e dove veniamo accolti da un sorridente Don Antonio Cipriano, motore inesauribile delle attività giacobee a Capizzi.
La struttura per i pellegrini
Ci dirigiamo quindi verso l’ex Collegio di Maria, una struttura che il Comune di Capizzi ha ristrutturato per destinarla ad accoglienza pellegrina e che, di fatto, stiamo inaugurando noi, grazie alle attenzioni che ci ha dedicato la prof.ssa Anna Laganga ed alla disponibilità del sindaco Leonardo Principato Trosso.
La struttura presenta un piano terra dove sarà organizzata l’accoglienza mentre ai piani superiori sono presenti delle stanze doppie con bagno in camera e dei dormitori, oltre ad un refettorio ed una cucina. Annessa alla struttura c’è anche la cappella.
In giro per Capizzi
Dopo aver pranzato ed aver fatto un breve riposino preceduto da una doccia, ci siamo diretti verso il centro dove gli amici Seby Giaimi e Vanessa Todaro ci hanno fatto fare un giro turistico. Luoghi di assoluto interesse sono le tante chiese presenti in questa cittadina nebroidea, come la chiesa madre dedicata a San Nicolò, o la chiesa di Sant’Antonio da Padova ubicata in Piazza Miracoli dove avviene tradizionalmente il rito dell’abbattimento del muro il 26 luglio. Abbiamo inoltre visitato il museo di arte sacra, veramente bello e di interesse, posto accanto la chiesa madre dove abbiamo seguito la messa del pellegrino e dove ho ricevuto il primo “Duppiu piddirinu” emesso, cioé lo speciale certificato che attesta, in presenza della doppia credenziale, una timbrata a Santiago de Compostela e l’altra a Capizzi, lo status di pellegrino che ha percorso entrambi i cammini, ormai gemellati.
Dopo la messa ci siamo quindi diretti verso il santuario di San Giacomo dove abbiamo ricevuto tutti l’Aurea Jacopea, equivalente alla Compostela, che viene rilasciata indistintamente a quanti giungano in pellegrinaggio a Capizzi.
Note della giornata …
Con questa tappa abbiamo concluso il cammino apripista del cammino ad anello attorno Capizzi, in attesa di poter aprire anche altre due tappe (da Cesarò alla Caserma Sambuchello e quindi a Capizzi) non appena saranno completati i lavori di ristrutturazione della caserma che sarà destinata a struttura di accoglienza.
Adesso si procederà con i segnali lungo il cammino e con la pubblicazione delle tracce e delle indicazioni sulle accoglienze disponibili, e per le quali vi invitiamo a far riferimento al sito https://www.uviaggiuisanjapucu.it/ (raggiungibile anche all’indirizzo https://camminodisangiacomo.it/ )
Buon cammino a tutti!